Il territorio regionale campano può vantare numerosi prodotti caseari fra le sue specialità, e tra esse non possiamo non parlare dettagliatamente del caciocavallo dei Lattari, un antico formaggio semiduro a pasta filata. Il formaggio caciocavallo si distingue innanzitutto per la sua singolare forma, ovale, con tronco conico, a pera con testina, e viene realizzato con latte vaccino intero pastorizzato. Questa specialità tipica presenta inoltre una breve o lunga stagionatura che può andare anche oltre 60 giorni, e che conferisce al caciocavallo la sua intensa nota aromatica: ma esistono tanti tipi di caciocavallo, c’è il caciocavallo podolico, varietà prodotta esclusivamente con il latte delle vacche Podoliche nel Gargano, il caciocavallo silano che avrebbe invece origini più propriamente calabre, e via discorrendo. Ma in tutte queste varietà l’origine del nome caciocavallo deriverebbe dalla consuetudine dei primi contadini che l’hanno prodotto, sin dal 500 a. C., di appendere in coppia le forme di formaggio a cavallo di pertiche di legno, che venivano disposte in prossimità dei focolari. Da cui appunto il nome caciocavallo.

Come viene prodotto il caciocavallo dei Lattari

In questa sede ci vogliamo occupare in maniera più specifica del caciocavallo dei Lattari, che prende il nome dai Monti Lattari situati quasi a dividere la penisola sorrentina tra la provincia di Napoli e la città di Salerno: in questo crinale montuoso è folta la presenza di allevamenti di capre che pascolano in modo semibrado e che hanno dato l’antico nome a questi rilievi. Grazie alla maniera in cui viene prodotto il caciocavallo, come abbiamo spiegato su delle pertiche di legno e legate in coppia con un cappio di rafia, viene a formarsi la pellicola esterna di questo cacio, che si presenta con una crosta sottile, di colore bianco o paglierino,  mentre la pasta interna è compatta, e l’orecchiatura rada. Il sapore invece è dolce, delicato, e non risulta eccessivamente profumato.

caciocavallo dei lattari

Caciocavallo formaggio: come si consuma?

Come molti formaggi, anche il caciocavallo si presenta come un prodotto gastronomico estremamente duttile, che può essere consumato da solo o combinato con tantissime ricette differenti, risultando sempre molto azzeccato. Innanzitutto il caciocavallo, opportunamente conservato, può essere mangiato fresco, da solo, per un periodo di tempo abbastanza lungo, ma può anche essere cucinato in vari modi: molto gustoso è ad esempio il caciocavallo alla piastra. Nelle sagre del Mezzogiorno è quasi un must irrinunciabile il cosiddetto caciocavallo impiccato, che viene appeso su un albero e con un fuoco acceso viene letteralmente lasciato sciogliere e colare su delle fette di pane casareccio.

Nelle ricette il caciocavallo può essere consumato come ripieno di pasta fresca nei primi piatti, oppure in abbinamento con salumi o verdure nelle seconde portate, e accanto possono andar bene tanto vini rossi quanto quelli bianchi, a ulteriore dimostrazione della sua duttilità.

Il caciocavallo dei Lattari su Prodotti Gustosi

Prodotti Gustosi, lo spazio di e-commerce che si propone di diffondere tutte le migliori specialità gastronomiche regionali, propone il caciocavallo dei Lattari a lunga stagionatura, a prezzi concorrenziali e con possibilità di spedizione e consegna entro le 72 ore dal momento della conferma dell’ordine di acquisto. Il peso varia da 1,6 a 1,8 kg, e mantenendo un buono stato di conservazione il formaggio può durare a lungo: il caciocavallo va conservato in un luogo fresco e asciutto, nel proprio incarto d’acquisto, mentre nel frigorifero va collocato nello scompartimento meno freddo in modo che non disperda le sue qualità organolettiche.

Ricordiamo in ultimo che un caciocavallo di qualità come quello commercializzato da Prodotti Gustosi è caratterizzato da una elevata concentrazione di vitamine, proteine e sali minerali, che sono diretta conseguenza della considerevole quantità di latte che viene utilizzato per la sua produzione, circa 10 litri per ogni chilogrammo di formaggio.