
Nato in Inghilterra a metà del ‘900, lo stile brutalista rivive in un film al cinema e in tanti arredi dalle geometrie rigorose, raw e razionaliste
Quel movimento architettonico nato a metà del ’900 in Inghilterra e chiamato Brutalismo ha sempre avuto tante anime: razionale e artistica, raw e rigorosa.
Lasciati conquistare dai mobili e dalle lampade in cemento, dalle sedute inscatolate in rigorosissime geometrie, da oggetti scultorei, da grandi cabinet monolitici, dal nero abbinato al vetro e dalle sfumature terrose. E da un film in cui è protagonista.
Sfoglia la gallery in alto per conoscere meglio questo stile!
1. Cemento fibrato per la poltrona Brutus, qui abbinata al vaso in ceramica Sumo [101 Copenhagen].
2. Nel film epopea The Brutalist (Universal Pictures Italia) c’è un attore in più: l’architettura che il protagonista, Laszlo Toth interpretato da Adrien Brody, vive come un’assoluta passione.
3. Artigianale con elementi modulari sovrapposti in ceramica e punti luce in rame la lampada Vessels Molly [Nader Gammas, ø cm 44x173h].
4. Realizzata in stampo con getto di calcestruzzo la lampada da esterno Casting Concrete, design Vincent Van Duysen [Flos, cm 25x18x32h € 921].
5. Ha una speciale struttura microcellulare alleggerita il rivestimento Acrisyl Stone, con effetto materico d’impatto visivo per le facciate esterne [San Marco].
6. Scultura da tavolo Contour realizzata in arenaria, in edizione limitata [Kristina Dam Studio, cm 23x15x39h € 489].
7. Il piano si alza e ospita un vano contenitore nel tavolino Romina [Mobili Fiver, cm 100x60x44h].
8. In porcellana le mug Es Carbò con manico in legno [Salaterra].
9. Elementi triangolari disegnano la struttura della sedia in legno Altair [De La Espada, cm 54×66,5x76h].
10. In acciaio spazzolato opaco le posate Pott35 [Pott].
11. In edizione limitata la stampa su carta con cornice Silhouette Vol.1 [Kristina Dam Studio, cm 30×42].
12. Lame in acciaio tra due dischi di legno nella lampada Iris [La Chance, ø cm 22,5x100h].
13. In 3 modelli i tavolini Philia in eco-stone disegnati da Studiopepe [Saba Italia, da cm 43x36x 50h prezzo dal rivenditore].
14. Per libere composizioni floreali il vaso e il vassoio Oasi in ceramica [Giorgetti, ø cm 45×21,5h].
15. Icona del design Anni ‘70 la lampada Lari di Angelo Mangiarotti [Karakter, cm 35x18x38h].
16. Su misura e impermeabile la carta da parati Brutalism [Wall&decò].
17. Ceramica estrusa smaltata e mdf nella madia Marino [Pulpo, cm 210x35x58h].
18. Massello di rovere scolpito nella sedia Rudi [Woak, cm 48x47x65h].
Testi di Marta Mariani